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Vuoi esportare i tuoi vini in Corea del Sud? Ecco come

2023-10-05

Vuoi esportare i tuoi vini in Corea del Sud e non sai come fare? In questo articolo approfondiremo le principali caratteristiche del mercato sudcoreano analizzando il consumo di alcolici, la domanda e le opportunità di export vino per le realtà italiane.

Il consumo di vino in Corea del Sud

Sulle tavole dei coreani gli alcolici non possono mancare. In Corea si usa dire “per diventare amici bisogna bere insieme”. I coreani possono scegliere fra una grande varietà di piatti da abbinare agli alcolici e sono quindi abituati a mangiare e a bere allo stesso tempo.

Fino agli anni ’90, il vino è stato considerato dai consumatori coreani come una bevanda di lusso e simbolo di ricchezza, a causa del suo prezzo molto elevato. Con il superamento degli effetti della crisi economica del 1999 e una maggiore diffusione del benessere, i coreani hanno cercato sempre di più di migliorare la qualità della loro vita.

Oggi il vino in Corea non fa solo parte della cultura enogastronomica, ma è un vero e proprio fenomeno sociale e parte integrante della quotidianità. Ciò è confermato dall’attività di import vini che oggi conta oltre 20.000 tipi di vino provenienti da vari paesi del mondo.

Analisi della domanda

Secondo i dati del MOHW (Ministry of Health and Welfare), in Corea il 70% degli uomini e il 51% delle donne beve alcolici, e di questi il 33% lo consuma con una frequenza media di 8 volte al mese.
La birra è il prodotto alcolico preferito, occupando una quota del 36,9% dei consumi, segue il soju con il 32,9% e gli altri alcolici tradizionali con il 20%. Il vino risulta al 4%.

Negli ultimi anni, è aumentato il consumo di bevande di gradazione alcolica più bassa (13% alcol), accessibili anche ai palati più delicati.

Il vino è diventato più facile da bere non solo sul fronte del prezzo, ma anche grazie a confezioni più comode. Il numero crescente dei single e la diffusione capillare di convenience store aperti 24 ore su 24 stanno contribuendo alla domanda di vini sempre più economici e dosati in confezioni molto pratiche.
Il consumo pro-capite coreano (consumatori maggiorenni) di vino importato è di circa 0,79 litri e la tipologia preferita è il vino rosso.

Oltre alla popolarità dei vini a bassa gradazione alcolica e dallo stile leggero, è prevista la crescita dei vini bianchi e quelli frizzanti. Fino all’inizio degli anni 2000 la quota del vino rosso nel mercato del vino coreano raggiungeva l’80%, ma recentemente è scesa al 66%. Il vino bianco è ancora in aumento principalmente grazie ai prezzi bassi. Inoltre, il vino è riconosciuto in Corea come una bevanda quotidiana piuttosto che una bevanda per occasioni speciali, le persone sono alla ricerca di un vino confortevole, concetto a favore del consumo di vino bianco.

I principali attori del sistema distributivo coreano

  1. Department stores
    Sono i punti vendita frequentati dagli appassionati e/o esperti del vino. Mettono a disposizione vini con diverse fasce di prezzo e diversi paesi di origine
    L’enoteca interna ai department store è costituita da 5-6 spazi di importatori con ognuno il proprio personale di vendita. Gli interessi destinati ai department store sono una commissione sulla vendita di circa il 30%. Gli importatori gestiscono direttamente i vini in vendita e in giacenza.
  2. Ipermercati
    Poiché in Corea gli ipermercati si trovano nel centro delle zone residenziali, non nelle periferie delle città, risultano frequentati dai consumatori finali per fare la spesa sia di prodotti alimentari sia di vino a diverse fasce di prezzo. Per tale ragione spesso gli stessi importatori inviano il proprio personale in loco per promuovere il prodotto.
  3. Enoteche
    Negli ultimi anni sono sempre più apprezzate da esperti e appassionati del vino alcune enoteche gestite direttamente dagli importatori. Ciò dipende dalla certezza di potersi fidarsi della selezione, della qualità, della conservazione e dei prezzi applicati.
    Le enoteche di dimensione medio-piccola hanno perso un po’ di competitività a causa del marketing attivo di ipermercati, wine outlet e di promozioni costanti nei department store.
  4. Ho.Re.Ca.
    I piccoli ristoranti acquistano i vini da 1 o 2 importatori per convenienza dell’offerta ma la maggior parte dei ristoranti di grandi dimensioni e di alto livello, alberghi e wine bar acquistano i vini direttamente dagli importatori diversificando secondo i paesi di provenienza, per caratteristiche e/o fasce di prezzo. Alcuni prodotti vengono acquistati tramite i distributori, in particolare quelli che si trovano nelle regioni lontane da Seoul.
  5. Convenience Store
    Con l’aumentare del numero di persone che bevono da sole, aumentano le vendite di vino nei Convenient Store (CS). Di conseguenza, i CS sono costantemente in cerca di vini con una buona qualità-prezzo.
  6. E-Commerce
    Esistono diversi siti online per l’acquisto di vini e simili (es. www.letswine.co.kr, www.ssg.com, www.kurly.com), tuttavia, sono presenti solo i prodotti importati ufficialmente dagli importatori.

Importazioni di vino italiano in Corea del Sud – Primo quadrimestre 2023

Le importazioni di vino della Corea del Sud sono in forte crescita, sono più del doppio di quelle della birra. Fino al 2019, la birra era la prima voce importata fra le bevande alcoliche. Oggi il primo posto è occupato dal vino, trend iniziato nel 2020, quando le importazioni di vino hanno superato per la prima volta quelle di birra. Nel 2022 le importazioni coreane di vino sono aumentate del +3,8%.

Per quanto riguarda i primi 4 mesi del 2023 (gennaio-aprile), esaminando i dati in USD, si registra un calo dell’export di vini italiani del -13,37% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A livello complessivo le importazioni coreane di vino hanno registrato una flessione del -6,41%.

Questi dati potrebbero essere determinati sia da una fase di stabilizzazione e consolidamento del mercato già intravista nel 2022 e giustificabile dopo molti anni di crescita impetuosa, che si combina tuttavia anche con alcuni recenti trend di consumo che hanno caratterizzato questi primi mesi del 2023, in particolare il boom del whisky, le cui esportazioni, secondo i dati condivisi dalla parte del Korea Customers Service (KCS), sono aumentate nel periodo gennaio-aprile 2023 del +78.2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Quali sono le opportunità per le esportazione di vino italiano?

L’export di vino italiano verso la Corea è in forte crescita e l’importanza del mercato coreano per i vini italiani cresce di conseguenza. Gli appassionati dei vini italiani apprezzano la grande varietà dei vitigni legati al territorio e alle regioni di provenienza.

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Il mercato coreano sta riprendendo a crescere ma, essendo le previsioni economiche poco favorevoli per prossimi anni, gli operatori e i consumatori considereranno fondamentale la valutazione del prezzo e in particolare la sua variazione.

Nelle azioni di marketing per il vino è essenziale segmentare correttamente il mercato e individuare i consumatori adeguati ai propri vini.

I giovani coreani considerano il vino come un prodotto di moda, preferendo vini leggeri e facili da bere.È necessario capire inoltre che in Corea il consumo del vino è strettamente legato al cibo. L’export manager vino pertanto dovrà essere ben preparato e fornire informazioni sull’abbinamento studiando anche le caratteristiche dei piatti.

FONTE: Il mercato del vino in Corea del Sud, Italian Trade Agency.

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